Per incrementare e potenziare l’attenzione e la conoscenza dell’abuso su bambini e giovani nel settore sportivo, l’associazione per la Mobilitazione Sociale sta realizzando il progetto “La fiducia in gioco” con l’Unione degli Assessorati alle politiche sociosanitarie, dell’istruzione e del lavoro, l’Università Telematica degli Studi IUL e il finanziamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche della famiglia.
Il progetto prevede una serie di interventi utili a sensibilizzare gli operatori sportivi e a migliorare le loro conoscenze e competenze in tema di abusi e maltrattamenti, poiché dopo la famiglia e la scuola, rappresentano un punto di riferimento in termini di educazione e socializzazione di bambini e ragazzi.
Il progetto vuole guardare l’ambiente sportivo in una duplice ottica. Come ci raccontano spesso i fatti di cronaca, il rapporto di fiducia che si crea tra l’istruttore e l’allievo può rappresentare un rischio d’abuso, ma può anche essere un fattore di protezione per rilevare situazioni di rischio da parte di soggetti “esterni” all’ambito sportivo. In tal caso, il supporto dell’istruttore e della struttura sportiva possono essere fondamentali per proteggere il minore.
Inoltre, per bambini e ragazzi, praticare uno sport è fondamentale per fortificarsi emotivamente e saper identificare e gestire situazioni di rischio.
La fiducia in gioco metterà in campo strategie di indagine utili alle strutture sportive per rilevare le competenze degli operatori sportivi e avviare la formazione dei propri dipendenti in tema di abuso. Nel corso del progetto, le strutture sportive saranno affiancate nell’adozione di una Child Safeguarding Policy cioè di pratiche e procedure verificate e standardizzate, per denunciare, indagare e gestire eventuali sospetti di abuso, nonché eliminare ogni danno legato all’abuso.